L’ambo di Capodanno sulla ruota della Luna
Hanno impiegato più di tre mesi, ma ora sono in dirittura d’arrivo: le sonde NASA GRAIL-A e GRAIL-B entreranno in orbita lunare a distanza di poche ore l’una dall’altra, separate giusto dai festeggiamenti di fine anno. Misureranno il campo gravitazionale del nostro satellite.
I media l’hanno già battezzato “capodanno sulla Luna”, ma non si tratta dell’ennesimo cinepanettone. A trascorrere la notte di San Silvestro lassù, nei dintorni del nostro satellite, sarà la coppia di sonde NASA GRAIL, acronimo di Gravity Recovery And Interior Laboratory. Lanciate il 10 settembre scorso da Cape Canaveral, la sonda “A” e la sonda “B” hanno viaggiato gomito a gomito per oltre quattro milioni di chilometri, eppure giungeranno a destinazione l’una nel 2011, l’altra nel 2012. In realtà, verranno inserite in orbita lunare a poche ore di distanza, solo che di mezzo cade proprio la notte di San Silvestro. «Per questa volta, mi sa che il nostro team non potrà prendere parte ai festeggiamenti tradizionali di Capodanno», ha dichiarato ilproject manager di GRAAL David Lehman, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, «ma sono certo che assistere in diretta all’inserimento in orbita delle nostre due astronavi ci darà tutta l’eccitazione e l’euforia necessarie a chi fa il nostro lavoro».
Il programma è presto detto. Alle 13:21 del 31 dicembre, ora di Pasadena (California), GRAIL-A, rallentando fino a 688 km/h, inizierà a percorrere la sua prima orbita attorno alla Luna. Il tempo di stappare qualche bottiglia di champagne, ed ecco che arriverà il turno della sonda gemella, GRAIL-B, il cui ingresso in orbita, alla velocità di 691 km/h, è previsto per le 14:05 del primo gennaio. Trascorsa qualche settimana d’assestamento e di progressivo avvicinamento alla superficie del satellite, nel marzo del 2012 avrà inizio la campagna scientifica vera e propria. Per quella data, le sonde si troveranno ad orbitare lungo un’orbita polare quasi perfettamente circolare, ad appena 55 chilometri dal suolo lunare.
Scopo della missione è una ricostruzione accurata del campo gravitazionale del satellite. Saranno infatti sufficienti variazioni anche minime nella forza di gravità esercitata sulle due sonde – variazioni indotte, per esempio, da montagne o crateri, ma anche da masse nascoste al di sotto della superficie – per alterare la loro posizione reciproca. Spostamenti immediatamente rilevabili e misurabili grazie ai segnali radio che le due GRAIL si scambiano senza sosta, e tali da permettere ai ricercatori di ricostruire una mappa ad alta risoluzione dell’intero campo gravitazionale. «Questa missione», ha dichiarato entusiasta Maria Zuber del MIT, principal investigator di GRAAL, «riscriverà i libri di testo sull’evoluzione della luna».
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