FANTASMI

Come usare il K2 in un indagine

Qualche tempo fa vi ho illustrato i motivi che spingono a munirsi di rilevatori di campi elettromagnetici, vi ho anche accennato al fatto che in alcune indagini non è possibile affidarsi a tali rilevatori, questo perchè le zone interessate potrebbero essere soggette a campi elettromagnetici naturali o artificiali non controllabili che falserebbero l'analisi.
Ora supponiamo di essere stati chiamati per un indagine e che con noi abbiamo portato il nostro bel K2 EMF meter, per prima cosa dobbiamo sincerarci sul possibile utilizzo o meno dell'apparecchio, come fare?
  • Controllo del funzionamento dell'aparecchio: Prima di giungere sul luogo stabilito, accendiamo il nostro rilevatore, se siamo in una zona non soggetta a campi elettromagnetici rilevanti, dovrebbe accendersi il solo led che indica campi inferiori o pari a 1,5 mG. A questo punto inviamo una chiamata con il nostro cellulare ed accostiamo l'apparecchio al K2, dovremmo notare accesa tutta la scala cromatica dei led dal verdino al rosso, ossia il K2 dovrebbe indicare campi elettromagnetici superiori o pari a 20 mG.
  • Controllo interferenze sul luogo: Giunti sul luogo, accertiamoci di non trovarci nelle vicinanze di antenne o altre strutture che potrebbero interferire con il nostro K2, fatto questo chiediamo gentilmente ai proprietari dell'immobile (se di immobile si tratta) di isolare temporaneamente la struttura dalla fornitura elettrica. Ricordiamoci di chiedere a tutti i presenti di spegnere eventuali telefoni cellulari.
K2 EMF meter
Se da tutti i controlli risulta possibile l'utilizzo del K2, senza il rischio di un indagine falsata da campi elettromagnetici di origine non paranormale, mettiamola così, possiamo procedere.
Non è detto che ad ogni indagine corrisponda un contatto con una presenza spiritica, anzi il più delle volte un indagine di Ghost Hunting non porta a scoperte rilevanti e si conclude come una bella gita tra amici che condividono la stessa passione.
Immaginiamo dunque di essere in una elle rare volte in cui il K2 improvvisamente inizia a segnalarci un campo elettromagnetico anomalo, ossia non rilevato nello stesso punto fino a qualche secondo prima.
La prima cosa da fare è scattare qualche foto con le fotocamere impostate per la ripresa degli spettri luminosi IR ed UV, poi occorre avvicinarsi con molta calma al K2 e tentare di instaurare un contatto con la "presunta" entità.
Consci delle leggende o delle storie sui fenomeni paranormali del luogo, per via di un precedente studio, ci rivolgiamo allo spirito con una serie di domande atte a sincerarci dell'identità, del sesso e delle intenzioni dello stesso. 
Per prima cosa rivolgiamoci a esso con rispetto e spieghiamogli che l'attrezzo con led luminosi serve a dialogare con lui e che non può in alcun modo ferirlo, spieghiamogli che i led si accenderanno ogni volta che tenterà di toccarlo o di avvicinarsi.
Cominciamo con lo stabilire una cosa per noi fondamentale, ossia il significato da attribuire ai led accesi, solitamente si stabilisce che ad una risposta positiva i led si debbano illuminare, quindi si chiede all'entità di toccare il K2 ogni volta che vuole rispondere con un SI.
Adesso si inizia con il chiedere ad un eventuale spirito se è con noi o meno, una classica domanda è la seguente: Se c'e qualcuno qui con noi, tocchi questo attrezzo (indichiamo e tocchiamo noi stessi il K2), se i led si accendono siete sulla buona strada per effettuare un intervista ad uno spirito.
Le domande da poter porre sono tante ma non esageriamo, al massimo poniamo 10 - 15 domande ad intervalli regolari, poi riproponiamole secondo ordini differenti e stabiliamo se le risposte coincidono tutte le volte.
Congediamoci con molto rispetto dall'entità, anche se quasi sicuramente sarà lei a sparire prima, o per scelta o per motivi non ancora noti.

Tutto l'esperimento sarà accompagnato da una ripresa video, questa varrà come prova in varie sedi di dibattito, state pur certi che se avete seguito tutti i passaggi ed avete escluso intermittenze esterne, se le  risposte alle varie domande fatte in ordine casuale coincidono, pochi oseranno attaccare il vostro lavoro.
Purtroppo qualcuno che nega anche l'evidenza lo troverete sempre ed in questi casi occorre assumere un atteggiamento consono alla circostanza, indifferenza, è infatti risaputo che non si può dialogare con chi non vuole farlo.
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Ricompare in un video il fantasma di Azzurrina ? 


Un'immagine che lascia sconcertati sia gli esperti di paranormale, che raramente possono vedere fenomeni di questa intensità, sia gli scettici che non credono all'esistenza dei fantasmi: lo spirito di Azzurrina, che secondo la leggenda vaga tra le stanze del castello di Montebello, ha finalmente un volto grazie alle registrazioni video effettuate da Grazia Maria Gregori lo scorso 21 giugno quando, tradizionalmente, lo spettro della bambina albina torna a far sentire la sua presenza.
In un video girato dalla sensitiva infatti, nel castello di Montebello appare lo spirito della bambina albina scomparsa misteriosamente nel 1375.
A seguire il video e i frame del caso.
  
© Immagini di Grazia Maria Gregori - Elaborazione ad opera di Antonio Maria Dettori.
Nelle riprese effettuate con una telecamera attivata in modalità notturna, in alcuni frame (per la durata di un secondo in tutto) si vede apparire e scomparire una figura inquietante che assomiglia in tutto e per tutto a una bambina della stessa età di Azzurrina quando scomparve senza lasciare traccia in quella notte del solstizio d'estate del 1375.

“Abbiamo effettuato una serie di analisi per capire questa «anomalia» che appare nel video – spiega Grazia Maria Gregori – oltre a una serie di indagini antropomorfe per che evidenziano come l'apparizione assomigli in maniera impressionante al corpo di una bambina. I risultati delle analisi fisiche hanno evidenziato come l'apparizione abbia una caratteristica fisica sconosciuta il che ci porta alla conclusione che questo sia un fenomeno paranormale”.

Per i ricercatori è stato un grande stupore rivedere le immagini in cui il fenomeno paranormale appare e poi scompare
 senza contare che, come è ovvio immaginare, è difficile riuscire a documentare in maniera così dettagliata le immagini di un fantasma. Le indagini degli esperti, comunque, non si sono fermate alla semplice apparizione: sono incorso ulteriori approfondimenti su quella che viene considerata la prima foto di Azzurrina: ci si è rivolti, infatti, a un esperto di fisica per indagare sulla materia di cui è composto il fantasma impressionato sulla pellicola della telecamera; per il momento l'ipotesi più accreditata è che si tratti di un elemento gassoso.

Azzurrina non si è solo fatta vedere ma, sempre nella giornata del 21 luglio di quest'anno, si è anche fatta sentire: il microfono della telecamera ha catturato altri fenomeni inspiegabili. Dal riascolto dell'audio si sente abbastanza chiaramente la voce di una bambina che, lamentosamente, cerca la sua mamma oltre all'abbaiare di un cane, un rumore che ricorda un cancello che viene chiuso violentemente e la cantilena di una donna. Nel primo file audio si può sentire molto nitida la voce della bimba che chiama costantemente la mamma, poi segue l'abbaiare del cane ed infine uno schiamazzare; nel secondo file audio si sente una voce di bimba che canticchia una cantilena ma non sono chiare le parole che pronuncia.
Fenomeni difficilmente spiegabili in maniera razionale e che aggiungono un ulteriore velo di mistero sul castello di Montebello che, sempre più, è sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori del paranormale e che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero in serbo nuove sorprese e incredibili immagini sugli spiriti che abitano la fortezza medievale sulle colline romagnole.                                                                                                                                                                         ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ecco le 10 foto più realistiche di fantasmi

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Da un iniziativa del professor Richard Wiseman dell’università dell’Hertfordshire si è scatenata la gara online a chi riesce a trovare le foto più interessanti di fantasmi. L’iniziativa ha avuto talmente successo che le foto inviate sono state a centinaia, tra queste foto sono state selezionate le migliori 50 che, dopo una votazione, hanno decretato le 10 foto di fantasmi ritenute molto credibili.
Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la foto scattata nel Maggio 2008 aTantallon Castle vicino ad Edimburgo. la foto  ritrae l’ipotetico fantasma dietro una grata e come potete vedere la figura che si vede è molto definita e realistica. Secondo gli studiosi l’individuo che si vede ditero alla grata sarebbe il fantasma di Giacomo V , re scozzese che nel 1520fu imprigionato proprio nel castello di Tantallon.
Naturalmente le foto sono state attentamente e meticolosamente analizzate da una commissione esperta che ne hanno dichiarato l’autenticità, Signore e Signori….le foto che state per vedere sono vere ed autentiche, non subito nessun tipo di fotomontaggio, ciò non esclude ovviamente la complicità di qualche riflesso ottico.

Ecco le foto, giudicate voi

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1 commento:

Unknown ha detto...

mi chiamo marcomflammia. non si vedono nè le riprese con telecamera,nè foto di nessun genere.gratita risposta