L’osservatorio del notiziario specialistico Ristretti Orizzonti ha reso noti i numeri sulle morti in carcere. Col decesso dell’ultimo detenuto, un 58enne ristretto nel penitenziario di Milano Opera, si contano  700 casi di suicidio in 12 anni. Inoltre, sempre con riferimento allo stesso lasso di tempo, sono oltre 2.000 i “morti di carcere” non volontari.
 L’osservatorio di Ristretti Orizzonti che si occupa specificamente di tematiche legate al pianeta carcere, scende nel dettaglio anche delle cifre del 2012. Fino ad oggi sono 8 i detenuti che si sono tolti la vita e 21 il totale dei decessi avvenuti in cella, 9 dei quali per cause da accertare.
“Dal 2000 ad oggi 700 detenuti si sono uccisi e ammonta a 1.954 il totale dei “morti di carcere”. Cifra che supera le 2mila unità, sommando le vittime tra le fila della Polizia Penitenziaria: 85 per suicidio e 6 per “incidenti sul lavoro”. Da ricordare anche il suicidio del Provveditore dell‘Amministrazione Penitenziaria della Calabria, Paolo Quattrone, e della direttrice del carcere di Sulmona, Armida Miserere”, spiega il quotidiano Ristretti Orizzonti.
ULTIMO DECESSO AL CARCERE OPERA DI MILANO -L’elenco è tristemente lungo e si chiude con l’ultimo decesso, quello di  Pino Cobianchi impiccatosi nella cella del carcere di Opera a Milano.  ”Sono stata io a darle la notizia – spiega l’avvocato del defunto Laura Antonelli – quando invece è un preciso diritto del familiare contemplato dall’ordinamento penitenziario, in questi casi, di essere informati”. Cobianchi era condannato all’ergastolo.